LE FAVE

 
 

La fava fa parte della galassia delle leguminose, essa è originaria dell’oriente, ed era già presente nell’alimentazione degli antichi Greci e Romani, attualmente i maggiori produttori di fave sono Cina, Germania ed Italia. Le fave sono da sempre considerate il cibo dei poveri, anche se ingiustamente, in quanto questo legume racchiude in sé una bomba di proteine, sali minerali, ferro e vitamine soprattutto del gruppo C, B, A ed E, il loro apporto calorico per 100 g di prodotto fresco è si 70 kcal, mentre quelle secche moltiplicano il loro valore fino a 300 kcal. Inoltre aiutano a ridurre il colesterolo cattivo nell’organismo, mentre le fibre aiutano l’attività intestinale.

Le fave a differenza dei cucini fagioli possono essere mangiate crude, magari accompagnate da formaggio pecorino. Esse possono anche essere conservate attraverso l’essicazione, così da poter essere ravvivate in acqua e bicarbonato ed essere successivamente cotte per realizzare il piatto desiderato.

Una caratteristica delle fave è che deteriorano molto in fretta, pertanto quando si scelgono dal banco è bene controllare che il baccello sia lucido e croccante. Per preparare le fave secche è importante metterle in ammollo 16/24 ore prima della loro cottura, se invece la fava è decorticata bastano anche 10 ore.

Diverse sono le ricette che vedono protagonista la fava, si possono cuocere al forno per essere aggiunte ad insalate di verdure miste, oppure come snack cuocendole al vapore con tutto il baccello e aggiungere fiocchi di sale marino; ma si possono anche accostare come accompagnamento ad esempio alla cicoria, oppure come purea insaporita con formaggio pecorino, mentre per renderla più delicata potete aggiungere dello stracchino. Questo legume è molto versatile, tanto da poter essere accompagnate a carni dal sapore forte come l’agnello, piuttosto che a salumi o a quiche.