OSTERIA KALAMARO FRITTO

L’osteria del Kalamaro Fritto è un’idea imprenditoriale nata con una romantica storia per l’amore del territorio e del mare di Riccione.

Il locale sorge sulla banchina di uno dei canali della riviera, Viale Giuseppe Parini 1. Lo abbiamo conosciuto in una delle nostre passeggiate sul bagnasciuga, venendo durante i week end mordi e fuggi, che durante il periodo estivo invogliano a fuggire dalla calura delle strade cittadine e rifugiarci nelle altrettanto bollenti vie delle città di mare.

Il locale non è grandissimo, al suo interno ha una trentina di tavoli, la cliente si sussegue ininterrottamente dal momento dell’apertura, fino alla chiusura del turno, e molto spesso se non si ha prenotato bisogna fare un po’ di fila, anche se volendo, si può optare per la formula take-away e porti tutto sotto l’ombrellone, mangiando con le onde in sottofondo.

Ci è piaciuta questa location per il fatto di avere un prodotto fresco tutti i giorni, il cui menu è raccontato nella tovaglietta di carta, la quale sembra essere realizzata come dovessimo leggere una pagina di un giornale; i prezzi a nostro avviso seguono un giusto andamento qualità prezzo, certamente non ci trovano d’accordo sul prezzo dei dessert e vi spiegheremo nel nostro racconto il perché.

Una volta seduti al nostro tavolino piccino, rigorosamente avendo prenotato, immediatamente i camerieri spezzano l’attesa della comande con un cestino di patate affettate e fritte nelle cucine, con un retrogusto di rosmarino, e tra uno sgranocchia mento e l’altro, l’appetito vien leggendo.

Sarebbero da consigliare tutti i piatti, per lo meno bisogna provare un primo e un secondo; noi scegliemmo la Kalamarata all’Amatriciana Km Zero con guanciale di mora romagnola (un’antica razza suina autoctona romagnola), calamari e pecorino di sogliano (12 euro),

OSTERIA KALAMARO FRITTO 2jpg

mentre come secondo un Gran fritto del Kalamaro: calamari, gamberi, pesce di paranza e verdure (16.50 euro);

OSTERIA KALAMARO FRITTO 3jpg

dopo una modica attesa i piatti giungono al tavolo accompagnati da un cestino di piace, ovviamente nel cuore della Romagna non possono che portare il loro più celebre prodotto. Alla fine del pranzo, ovviamente, il dolcetto ci sta sempre, ma siccome avevo già assaggiato le volte presedenti i loro dessert che più mi facevano gola, ossia lo Squacquerone Cheesecake e il Tiramisù Espresso, e le porzioni non avevano soddisfatto la mia voglia, per di più stiamo parlando di un prezzo di 6 euro, la metà di un primo (vedi sopra), mi sarei aspettato un colossal da Oscar, e invece mi è arrivato un barattolino da yogurt con due bastoncini da sorbetto; e lì mi è caduta una lacrima, perché con due cucchiaiate è tutto finito e la voglia non si placa… quindi vi porterò in un posto diverso dove dare tregua ai vostri peccati di gola.

OSTERIA KALAMARO FRITTO 4jpg

Insomma alla fine pagammo 37 euro in due, compreso di coperto, acqua e 1 caffè.



OSTERIA KALAMARO FRITTO - RICEVUTAjpg