LOCANDA DEL MULINO – GORZANO DI MARANELLO

Decidiamo per una serata all’insegna di gnocco e crescentine (tigelle per quelli non montanari) e fra i vari ristoranti che la rete ci proponeva, troviamo “La Locanda del Mulino”, molti ne parlavano bene, pertanto prenotiamo per la nostra serata per 7 avventurieri e attendiamo il nostro sabato sera. Entriamo nel giardino della locanda, dove posteggiammo l’auto, l’insegna luminosa all’esterno ci fece capire che non avevamo sbagliato locale, in quanto lungo la via Estense c’erano anche altri locali, ma non si leggeva l’insegna fino a quando non la superavi. Entrati dall’ingresso restiamo spiazzati, in quanto troviamo la Hall di un albergo e una porta laterale, che decidiamo di aprire per essere catapultati all’interno del ristorante, dove come biglietto di benvenuto c’è la vecchia ruota del mulino, la quale era in bella mostra nell’atto della rotazione per mezzo dell’acqua a cascata. Veniamo accolti dal cameriere (o proprietario) che ci fa accomodare al nostro tavolo dinanzi alla cassa, con alle spalle tante bottiglie con bollicine, è soprattutto questo l’arredamento che si afferma su tutta la sala, dove il mobilio è presente in modo non invasivo.

LOCANDA DEL MULINO - GORZANO DI MARANELLO MO 1jpg LOCANDA DEL MULINO - GORZANO DI MARANELLO MO 8jpg

Come prima ordinazione, ovviamente, decidiamo per il bere, in modo da schiarire la voce, acqua e una bottiglia di Rosso Primitivo di Manduria (13,00 euro) ed ovviamente ad unanimità gnocco e crescentine con misto di affettati, formaggi e pinzimonio. Arrivarono due vassoi misti di affettato, peccato che mangio solo prosciutto crudo, quindi ho mestamente ripiegato sui formaggi, aggiungendo della rucola; il pinzimonio “mannaggia” ha sempre i rapanelli, che sono più amari della peste. La serata corre veloce, proprio come il cibo che accompagniamo con un’altra bottiglia di rosso. Lo gnocco fritto era molto buono ed asciutto, le crescentine purtroppo non erano quelle che mi sarei aspettato, perché erano della tipologia croccante, quasi prive di mollica, mentre io adoro quelle stile “panino” soffici e alte, cotte nella pietra; ma non posso dire nulla di negativo di quelle della Locanda, anche se fra tigelle e lo gnocco, ho di gran lunga preferito lo gnocco.

LOCANDA DEL MULINO - GORZANO DI MARANELLO MO 3jpg LOCANDA DEL MULINO - GORZANO DI MARANELLO MO 4jpg LOCANDA DEL MULINO - GORZANO DI MARANELLO MO 5jpg

LOCANDA DEL MULINO - GORZANO DI MARANELLO MO 6jpg LOCANDA DEL MULINO - GORZANO DI MARANELLO MO 7jpg

Naturalmente una serata fuori con amici non si può considerare tale se non si conclude con il dessert: con quadrotti di torta cioccolato e noci guarniti di crema, due mille foglie a portafoglio con crema e frutti di bosco e un tiramisù della casa. I dessert erano sicuramente belli da vedere, tuttavia fra i tre quello più equilibrato era il dolce mille foglie, peccato per il tiramisù, perché è uno dei miei dolci preferiti, ma il sapore dell’uovo per me era troppo presente, mentre la torta cioccolato e noci mancava di carattere nel senso che il cioccolato si percepiva appena cioccolato.

Totale della serata a testa 25 euro a testa.


LOCANDA DEL MULINO - GORZANO DI MARANELLO MO 10jpg