LO SFRUTTAMENTO DI MADRE NATURA...

Iniziamo con questo articolo una raccolta di brevi articoli per parlare della fonte di energia per il nostro organismo: il "CIBO";
da dove proviene, come è stato coltivato, prodotto e realizzato; cosa portiamo sulle nostre tavole, come possiamo preservare il territorio e di conseguenza come potremmo vivere meglio in una NATURA contaminata.
Il nostro viaggio inizia dalla parola  "BIO", che tutti utilizzano per vendere prodotti dichiarandoli "SANI".

“Bio” è l’abbreviazione di “Biologico”, tale appellativo nasce dal bisogno di poter certificare una filiera che possa garantire al consumatore un cibo prodotto in un terreno privo di pesticidi e di elementi chimici dannosi per la nostra salute. Il bisogno di questo ritorno al “passato”, a quando i campi erano arati e coltivati secondo le leggi della natura e non della chimica, è dovuto al fatto che ci siamo accorti finalmente che lo sfruttamento della terra e le modifiche genetiche così come le pensava il mercato globale sono sbagliate: “Più quantità, Maggiori dimensioni, Più sfruttamento intensivo dei terreni” , tutto questo volto solo all’arricchimento di pochi soggetti, in quanto sappiamo bene che il coltivatore riceve una miseria per la vendita del proprio prodotto, mentre le grandi aziende di trasformazione e le catene di distribuzione sfruttano il loro potere dominante, per strappare sulle grandi quantità un prezzo sempre meno vantaggioso per chi produce, possiamo fare l’esempio del prezzo delle arance, le quali oscillano da 0.35 a 0.40 centesimi al chilo al produttore, mentre sui banchi dei mercati arrivano a 2.50 – 4.00 euro al Kg, ma potremmo fare anche il caso delle mele, le quali sono messe sul mercato tra 0.70 e 0.90 cent al Kg, poi stranamente al banco della frutta lievitano fino a 2.99 al Kg, vedi link (Ortofrutta - Agrumi - Prezzi - Prezzi per piazza - Origine - Arance (ismeamercati.it), la domanda che mi pongo è: quali sono i costi aggiuntivi oltre ai costi di trasporto e stoccaggio, tali per cui il prezzo al consumatore finale è praticamente moltiplicano “n” volte? Ci sono dei costi relativi a controlli sui prodotti agricoli successivamente alla loro raccolta? O costi di analisi?

Molte sono state le proteste di contadini, al fine di cambiare questa politica, in quanto la corsa al ribasso non porta altro che ad una produzione intensiva del terreno, un maggiore utilizzo di elementi chimici per uccidere funghi, parassiti ed animali nocivi per la pianta, tutto per cercare di portare a termine il processo di coltivazione con la maggior quantità possibile di prodotto, che sarà poi quello remunerato dal mercato. È anche per questo che erano stati incentivati gli usi degli alimenti OGM (made USA), cibo modificato geneticamente, per avere maggiori quantità di produzione, più resistenza ai cicli climatici e che potessero dare frutti ancora più grandi di quelli offerti da Madre Natura.

Tutta questa chimica e genetica farà bene al nostro organismo?

Come abbiamo visto negli ultimi dossier che sono stati aperti da giornalisti e attivisti, le plastiche (elemento chimico), sono ormai presenti in tutto il pianeta a causa dell’uomo, in quanto sono presenti da oltre un secolo nella nostra vita quotidiana, dal semplice imballaggio del pacchetto di caramelle, fino ad arrivare alle taniche di materiale tossico o i giochi per bambini; tutto questo materiale alla fine finisce in un unico contenitore: il suolo; guardatevi attorno, provate a volgere lo sguardo lungo la via, troverete sicuramente delle plastiche in mezzo all’erba o lungo i marciapiedi, per non parlare delle spiagge e dei boschi. Tutto questo materiale con il passare del tempo si sgretola e si sminuzza in piccoli componenti, divenendo un nuovo nemico quasi invisibile per la vita: le microplastiche.

Queste “microplastiche” sono portate in tutto il globo attraverso il moto ondoso dei mari, mentre i venti le innalzano sino agli strati dell’atmosfera, per poi rigettarli a pioggia sui terreni; una volta che esse cadono al suolo, iniziano il loro processo di inquinamento dell’ambiente, insinuandosi sino alle falde acquifere con le quali irrighiamo i campi, abbeveriamo il bestiame e anche i nostri corpi.

La pianta nutrendosi dei minerali nel terreno durante la sua crescita, assorbe anche le sostanze cancerogene e dannose rilasciate dalla plastica, ma anche dai pesticidi che nebulizzati nell’aria, arrivano comunque al suolo; cosa accade quando la pianta inizia a fiorire? Bene, quel frutto che andrà a maturazione, dopo il processo di impollinazione sarà un frutto contaminato, il quale a sua volta sarà mangiato da un animale o dall’uomo… e il circolo vizioso dell’inquinamento fa il suo corso. L’unico modo per spezzare questa catena è di eliminare tutti i prodotti chimici, i benefici non saranno immediati, in quanto il processo di purificazione sarà molto lungo e solo fra qualche generazione i nostri pronipoti potranno beneficiare di un “Mondo più Pulito e Sano”, ma se non iniziamo ora, anche per noi sarà troppo tardi, perché fra qualche cosa resterà del nostro Ambiente o anche semplicemente della nostra città? Ci ammaliamo sempre più spesso, nascono nuovi virus e malattie, abbiamo dato vita alla mutazione genetica, accelerando dei processi millenari e ora ci si ritorcono contro, mettendo a rischio la nostra esistenza.